domenica 6 gennaio 2008

"Deformazione professionale"


Quando mio padre qualche anno fa è andato in pensione, ha deciso con mia madre di comprare un piccolo appezzamento di terreno per potersi dedicare alla coltivazione di un piccolo orto e di poter trascorrere il più possibile delle giornate all'aria aperta...qui in Puglia è un'usanza molto sentita poter andare in campagna e trascorrere le domeniche con amici e parenti divertendosi con il barbecue o mangiare le pizze cotte nei forni a legna. Pertanto è da un paio d'anni che aiuto i miei nella raccolta delle olive per poi portarle al frantoio e aspettare che l'olio sia pronto...un olio per la famiglia e qualche amico, rigorosamente  biologico dato che gli alberi sono da noi nutriti con concime naturale. Quando mangio per esempio dei mandarini pensare che la buccia ritornerà alla "Terra" mi rende felice, è come se ringraziarsi la Terra per tutto quello che ci dona! Così quest'anno mentre raccoglievo le olive con i miei, guardavo tra i rami dei meravigliosi ulivi (amo gli ulivi all'infinito) e osservavo la meravigliosa natura come si esprime mai ripetitiva...e all'improvviso è venuta fuori la mia "deformazione professionale" e tutto per me ha preso vita ancor di più! Ho iniziato a "fantasticare" immaginando i discorsi degli ulivi e ho pensato alle olive contente, felici, allegre di essere colte...ne ho conosciute soprattutto due che ho voluto fotografare per ricordarle per sempre. Ed eccole in questo post, ora sono pronte per entrare nel mio archivio delle "idee" può essere che per un mio lavoro futuro saranno le protagoniste, ma anche se ciò non accadesse io sono felice per averle "conosciute!" Dalla serie "come nasce un'idea e tutto prende vita!" Maria

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